VIDEO CLIPS - AMBIENTE E NATURA
RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 17 - Percorsi enogastronomici
RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 17 - Percorsi enogastronomici (La cucina a Quartu, Sinnai, Assemini: pane, dolci e panade)
Una delle località che mantiene più vive le tradizioni enogastronomiche del Campidano è senzaltro Quartu S.Elena dove ci porta il nostro itinerario alla riscoperta della Sardegna.
La terza città dellisola ha sempre rappresentato un punto dincontro tra diverse culture, anche culinarie: la tipica cucina agro-pastorale e quella mediterranea trovano qui un efficace connubio. Qui si possono dunque gustare i piatti tipici campidanesi. A partire dai cruguxonis cun bagna, o le lumache ripiene di aglio, prezzemolo, pecorino e pane, una ricetta quasi gourmet che però arriva dalla storia agricola di questo territorio. Ma tra le sue vie, strette e tortuose per chi arriva per la prima volta, sono custoditi anche i segreti del pane. Nelle case campidanesi del centro storico, ancora oggi si panifica, si fanno i pani tipici come su coccoi (o pani biancu) e su moddizzosu. Ha connotazioni religiose e sacre anche la declinazione del pane a dolce. Il pane saba, ad esempio, viene preparato per tutte le feste.
Il pane assume una importanza storica e simbolica anche in altri paesi del Campidano a vocazione agro pastorale: Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis. Abbiamo il coccoi, nelle declinazioni proprie delle varie occasioni. Su coccói de ispossus dedicato ai matrimoni, su coccói froríu o su coccoeddu e Pasca per le festività Pasquali. E poi troviamo anche su Pani de saxriola.
Questa zona del Campidano è ricca anche di dolci: sas pabassinas, gli amaretti, sas pardulas, i gueffus, i piricchittus, sas Ciccareddas.
Nel nostro itinerario proviamo a spingerci anche verso Assemini che contende a Cuglieri e Oschiri lorigine di unaltra specialità, sa panada. Si tratta di una sorta di torta salata ripiena e la sua storia nasce forse durante il medioevo.
22.11.2020
Una delle località che mantiene più vive le tradizioni enogastronomiche del Campidano è senzaltro Quartu S.Elena dove ci porta il nostro itinerario alla riscoperta della Sardegna.
La terza città dellisola ha sempre rappresentato un punto dincontro tra diverse culture, anche culinarie: la tipica cucina agro-pastorale e quella mediterranea trovano qui un efficace connubio. Qui si possono dunque gustare i piatti tipici campidanesi. A partire dai cruguxonis cun bagna, o le lumache ripiene di aglio, prezzemolo, pecorino e pane, una ricetta quasi gourmet che però arriva dalla storia agricola di questo territorio. Ma tra le sue vie, strette e tortuose per chi arriva per la prima volta, sono custoditi anche i segreti del pane. Nelle case campidanesi del centro storico, ancora oggi si panifica, si fanno i pani tipici come su coccoi (o pani biancu) e su moddizzosu. Ha connotazioni religiose e sacre anche la declinazione del pane a dolce. Il pane saba, ad esempio, viene preparato per tutte le feste.
Il pane assume una importanza storica e simbolica anche in altri paesi del Campidano a vocazione agro pastorale: Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis. Abbiamo il coccoi, nelle declinazioni proprie delle varie occasioni. Su coccói de ispossus dedicato ai matrimoni, su coccói froríu o su coccoeddu e Pasca per le festività Pasquali. E poi troviamo anche su Pani de saxriola.
Questa zona del Campidano è ricca anche di dolci: sas pabassinas, gli amaretti, sas pardulas, i gueffus, i piricchittus, sas Ciccareddas.
Nel nostro itinerario proviamo a spingerci anche verso Assemini che contende a Cuglieri e Oschiri lorigine di unaltra specialità, sa panada. Si tratta di una sorta di torta salata ripiena e la sua storia nasce forse durante il medioevo.
22.11.2020