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RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 20 - Itinerari gastronomici Nord Sardegna
RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 20 - Itinerari gastronomici Nord Sardegna - 13.12.2020
Specialità e peculiarità della cucina sarda sono tali da poterci consentire un nuovo itinerario enogastronomico nel quale privilegiamo il nord Sardegna.
Partendo da Olbia il cui mare è in grado di offrire ingredienti di grande prelibatezza in cucina.
Qui possiamo trovare i ricci, mantecati sulle bavette a fuoco già spento per non turbarne colore e sapore. Troviamo le ostriche, allevate sin agli anni Venti dello scorso secolo e che conservano quel caratteristico gusto, grazie alla cosiddetta “lavorazione in lanterna”.
Ma un posto d’onore lo reclama la cozza, indatarru per gli olbiesi, i cui primi allevamenti furono qui installati da lungimiranti imprenditori venuti da oltremare.
A Tempio, percorrendo le strette e caratteristiche vide del centro storico, ci si imbatte in quelli che sono i profumi tipici della cucina gallurese, le zuppe, il grano, gli odori delle erbe spontanee di montagna.
Se passate da queste parti non potrete infatti non lasciarvi tentare da li chiusoni, come chiamano da queste parti gli gnocchetti. Tra i primi piatti, emerge in particolare la zuppa gallurese la supacuata, letteralmente zuppa nascosta. E’ meno conosciuta la Mazza Frissa, composta da pochi e semplici elementi: panna di latte di pecora, miele e semola. Il miele diventa protagonista durante il carnevale, lu carrasciali timpiesu, quando si degustano Acciuleddi e meli o Li Frisgioli, prelibate dolcezze da accompagnare con un bicchiere di moscato di Tempio DOC. In Gallura la gamma dei vini è quanto mai varia e ricca di prodotti di altissima qualità presentando una forte connotazione territoriale. Basti pensare al Cagnulari, o al Vermentino.
Altro vanto dei pascoli della Gallura sono bovini, razze da carne come Limousine e Charolaise.
Da Tempio ci spostiamo a Berchidda, piccolo gioiello incastonato tra le pendici meridionali del Limbara, che ama, tra le altre cose, le carni pregiate dei maiali e dei cinghiali. Anche qui abbiamo una zuppa di pane raffermo, tipica esclusivamente di questo borgo e preparata in occasione di feste e matrimoni. La zuppa berchiddese è diversa dalle altre, in quanto composta da un ricco ragù di carne, che va ad inzuppare il pane Ladu, una sorta di focaccia simile al pane carasau ma più spessa.
E a Berchidda non si può mancare di assaggiare anche il suo tradizionale raviolo fritto, un involucro di pasta violada ripieno di carne di cinghiale.
Anche Oschiri è conosciuto per la bontà delle sue carni bovine, ma soprattutto per le sue panadine.
Specialità e peculiarità della cucina sarda sono tali da poterci consentire un nuovo itinerario enogastronomico nel quale privilegiamo il nord Sardegna.
Partendo da Olbia il cui mare è in grado di offrire ingredienti di grande prelibatezza in cucina.
Qui possiamo trovare i ricci, mantecati sulle bavette a fuoco già spento per non turbarne colore e sapore. Troviamo le ostriche, allevate sin agli anni Venti dello scorso secolo e che conservano quel caratteristico gusto, grazie alla cosiddetta “lavorazione in lanterna”.
Ma un posto d’onore lo reclama la cozza, indatarru per gli olbiesi, i cui primi allevamenti furono qui installati da lungimiranti imprenditori venuti da oltremare.
A Tempio, percorrendo le strette e caratteristiche vide del centro storico, ci si imbatte in quelli che sono i profumi tipici della cucina gallurese, le zuppe, il grano, gli odori delle erbe spontanee di montagna.
Se passate da queste parti non potrete infatti non lasciarvi tentare da li chiusoni, come chiamano da queste parti gli gnocchetti. Tra i primi piatti, emerge in particolare la zuppa gallurese la supacuata, letteralmente zuppa nascosta. E’ meno conosciuta la Mazza Frissa, composta da pochi e semplici elementi: panna di latte di pecora, miele e semola. Il miele diventa protagonista durante il carnevale, lu carrasciali timpiesu, quando si degustano Acciuleddi e meli o Li Frisgioli, prelibate dolcezze da accompagnare con un bicchiere di moscato di Tempio DOC. In Gallura la gamma dei vini è quanto mai varia e ricca di prodotti di altissima qualità presentando una forte connotazione territoriale. Basti pensare al Cagnulari, o al Vermentino.
Altro vanto dei pascoli della Gallura sono bovini, razze da carne come Limousine e Charolaise.
Da Tempio ci spostiamo a Berchidda, piccolo gioiello incastonato tra le pendici meridionali del Limbara, che ama, tra le altre cose, le carni pregiate dei maiali e dei cinghiali. Anche qui abbiamo una zuppa di pane raffermo, tipica esclusivamente di questo borgo e preparata in occasione di feste e matrimoni. La zuppa berchiddese è diversa dalle altre, in quanto composta da un ricco ragù di carne, che va ad inzuppare il pane Ladu, una sorta di focaccia simile al pane carasau ma più spessa.
E a Berchidda non si può mancare di assaggiare anche il suo tradizionale raviolo fritto, un involucro di pasta violada ripieno di carne di cinghiale.
Anche Oschiri è conosciuto per la bontà delle sue carni bovine, ma soprattutto per le sue panadine.