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RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020-2021 - Puntata 25 - Tesori Artistici e Architettonici
RIPARTIAMO DALLA SARDEGNA 2020 - Puntata 25 - Tesori Artistici e Architettonici - 17.01.2021
Se Roma ha il Colosseo, Milano il Duomo, Torino la Mole Antonelliana non da meno anche le principali città dell’isola hanno i loro monumenti simbolo. Li avviciniamo in questo itinerario nel quale tentiamo di scoprire anche altri piccoli ma importanti gioielli architettonici sparsi in Sardegna.
Il nostro itinerario parte da quello che costituiva la porta d’accesso dal quartiere di Villanova a quello fortificato di Castello. Siamo a Cagliari e nel cuore della città vecchia si staglia nello splendore del calcare il bastione di Saint Remy, dal nome del barone che fu il primo viceré piemontese.
Sassari, invece, si identifica in un monumento che è davvero unico in Sardegna: la fontana di Rosello.
Fu realizzata all’inizio del XVII secolo in stile tardo rinascimentale fuori dalle mura cittadine e prende il nome dal quartiere nato attorno al ponte omonimo intorno al 1930. E’ praticamente costituito da due blocchi rettangolari sovrapposti dai colori bianco e grigio scuro. Mettono in risalto teste di leone dalle quali sgorga l’acqua.
Sta per compiere 120 anni d’età il monumento simbolo di Nuoro, la statua del Redentore installata sull’Ortobene e inaugurata in una luminosa mattina del 29 agosto del 1901.
Fu il vicario generale della Diocesi il canonico Pasquale Lutzu a leggere davanti a una gran folla di fedeli, l’atto verbale d’inaugurazione della statua realizzata in bronzo dallo sculture Vincenzo Jerace.
In origine fu chiamata di Port’e Ponti, perché conduceva al ponte sul Tirso; poi alcuni documenti la denominano di san Cristoforo, perché custodiva al suo interno un retablo del santo protettore dei viandanti. Oggi è più comunemente nota come torre di Mariano e si erge isolata al centro della piazza Roma di Oristano. Questo che è indiscutibilmente il simbolo della città, originariamente era unito alla cinta muraria e la sua ostruzione risalirebbe al 1290
Un altro gioiello architettonico, fortunatamente recuperato, lo possiamo trovare a Bolotana dove, un lussureggiante giardino di piante autoctone ma anche esotiche circonda una bella villa inglese. ֤É l’eredità lasciata da Benjamim Piercy il ricco ingegnere e imprenditore gallese approdato in Sardegna nel 1863 per progettare la rete ferroviaria tra Cagliari e Olbia e Chilivani e Porto Torres. Quasi volendo seguire il tracciato della ferrovia sarda indicata da Benjamin Piercy può essere utile una visita alla stazione di Tempio, una delle più belle nel panorama dell’intera rete delle Ferrovie della Sardegna
Se Roma ha il Colosseo, Milano il Duomo, Torino la Mole Antonelliana non da meno anche le principali città dell’isola hanno i loro monumenti simbolo. Li avviciniamo in questo itinerario nel quale tentiamo di scoprire anche altri piccoli ma importanti gioielli architettonici sparsi in Sardegna.
Il nostro itinerario parte da quello che costituiva la porta d’accesso dal quartiere di Villanova a quello fortificato di Castello. Siamo a Cagliari e nel cuore della città vecchia si staglia nello splendore del calcare il bastione di Saint Remy, dal nome del barone che fu il primo viceré piemontese.
Sassari, invece, si identifica in un monumento che è davvero unico in Sardegna: la fontana di Rosello.
Fu realizzata all’inizio del XVII secolo in stile tardo rinascimentale fuori dalle mura cittadine e prende il nome dal quartiere nato attorno al ponte omonimo intorno al 1930. E’ praticamente costituito da due blocchi rettangolari sovrapposti dai colori bianco e grigio scuro. Mettono in risalto teste di leone dalle quali sgorga l’acqua.
Sta per compiere 120 anni d’età il monumento simbolo di Nuoro, la statua del Redentore installata sull’Ortobene e inaugurata in una luminosa mattina del 29 agosto del 1901.
Fu il vicario generale della Diocesi il canonico Pasquale Lutzu a leggere davanti a una gran folla di fedeli, l’atto verbale d’inaugurazione della statua realizzata in bronzo dallo sculture Vincenzo Jerace.
In origine fu chiamata di Port’e Ponti, perché conduceva al ponte sul Tirso; poi alcuni documenti la denominano di san Cristoforo, perché custodiva al suo interno un retablo del santo protettore dei viandanti. Oggi è più comunemente nota come torre di Mariano e si erge isolata al centro della piazza Roma di Oristano. Questo che è indiscutibilmente il simbolo della città, originariamente era unito alla cinta muraria e la sua ostruzione risalirebbe al 1290
Un altro gioiello architettonico, fortunatamente recuperato, lo possiamo trovare a Bolotana dove, un lussureggiante giardino di piante autoctone ma anche esotiche circonda una bella villa inglese. ֤É l’eredità lasciata da Benjamim Piercy il ricco ingegnere e imprenditore gallese approdato in Sardegna nel 1863 per progettare la rete ferroviaria tra Cagliari e Olbia e Chilivani e Porto Torres. Quasi volendo seguire il tracciato della ferrovia sarda indicata da Benjamin Piercy può essere utile una visita alla stazione di Tempio, una delle più belle nel panorama dell’intera rete delle Ferrovie della Sardegna