VIDEO CLIPS - CULTURA
SENTIDU 2022 - Puntata 3 - Ussassai
SENTIDU OE, CRAS - Ussassai
Ussassai, piccolo borgo dell'Ogliastra, è immerso in una vegetazione selvaggia di macchia mediterranea e alberi di leccio e querce che costituiscono la ricchezza della zona e, quando davanti agli occhi appaiono i tacchi, gli imponenti affioramenti rocciosi calcarei, devi rivedere la tua opinione sulla bellezza. Lo sanno bene i centinaia di turisti vestiti in pelle che si muovono con le loro potenti moto alla ricerca di luoghi selvaggi. Il paese non è di quelli che puoi camminarci se le tue gambe non sono esercitate. Tutto è spartano in questo luogo straordinario, perfino il tempo passa quasi chiedendo scusa. All'interno di un museo privato delle tradizioni abbiamo incontrato quattro persone, due ragazzi e due anziani. Gianluca Medas il nostro narratore li ha incontrati in questo luogo carico di ricordi e il raccolto è stato buono. Storie di altri tempi, ma anche di timida attesa del futuro, sono emerse nelle interviste fatte una mattina di primavera. Assieme a tutti i dubbi di un piccolo centro che vive oggi la sua contraddizione di essere a cavallo fra la speranza e preoccupazione per la propria sopravvivenza.
Ussassai, piccolo borgo dell'Ogliastra, è immerso in una vegetazione selvaggia di macchia mediterranea e alberi di leccio e querce che costituiscono la ricchezza della zona e, quando davanti agli occhi appaiono i tacchi, gli imponenti affioramenti rocciosi calcarei, devi rivedere la tua opinione sulla bellezza. Lo sanno bene i centinaia di turisti vestiti in pelle che si muovono con le loro potenti moto alla ricerca di luoghi selvaggi. Il paese non è di quelli che puoi camminarci se le tue gambe non sono esercitate. Tutto è spartano in questo luogo straordinario, perfino il tempo passa quasi chiedendo scusa. All'interno di un museo privato delle tradizioni abbiamo incontrato quattro persone, due ragazzi e due anziani. Gianluca Medas il nostro narratore li ha incontrati in questo luogo carico di ricordi e il raccolto è stato buono. Storie di altri tempi, ma anche di timida attesa del futuro, sono emerse nelle interviste fatte una mattina di primavera. Assieme a tutti i dubbi di un piccolo centro che vive oggi la sua contraddizione di essere a cavallo fra la speranza e preoccupazione per la propria sopravvivenza.